PREMESSA - "Ogni persona disabile, di qualsiasi età essa sia, ha diritto ad un sistema d'aiuto che garantisca lo sviluppo massimo della sua personalità ed un inserimento sociale il più attivo e partecipativo possibile.” (Programma d'azione del governo per le politiche dell’handicap, anno 2000).
Nel corso degli anni, attraverso una lunga esperienza lavorativa con ragazzi diversamente abili, siamo giunti alla conclusione che il confronto tra i portatori di handicap ed il mondo esterno, fosse uno strumento di estrema importanza per il perseguimento di un miglioramento riabilitativo da parte dei soggetti stessi.
Nel corso degli anni, attraverso una lunga esperienza lavorativa con ragazzi diversamente abili, siamo giunti alla conclusione che il confronto tra i portatori di handicap ed il mondo esterno, fosse uno strumento di estrema importanza per il perseguimento di un miglioramento riabilitativo da parte dei soggetti stessi.
IL
CONFRONTO - Attraverso
la mediazione di operatori competenti, quali Educatori ed Operatori
di riferimento, questo confronto ha portato e può portare risultati
di spessore in termini di miglioramento delle capacità cognitive,
della relazione, della autonomia personale e che favoriscano il
miglioramento dell’autostima e della capacità di rapportarsi con
gli altri. E’ possibile affermare che, laddove esistano competenze
anche minime da parte dell’utente diversamente abile, le stesse
vadano coltivate ed apprezzate in modo che l’inserimento e la
partecipazione alla vita sociale possa avvenire in modo non
traumatico ed anzi, l’utente possa sentirsi parte del mondo esterno
in modo costruttivo e da protagonista; inoltre il mondo esterno, allo
stesso tempo abbia la possibilità di apprezzare e sentire la
collaborazione del diversamente abile, come motivo di orgoglio e di
arricchimento. Le attività compiute in ambiente di lavoro protetto,
consentono, attraverso l‘utilizzo di mezzi facilitanti e di
personale educativo idoneo, un ottimo metodo per la realizzazione nel
soggetto diversamente abile di quelle capacità e di quelle
competenze che, oltre a gratificare la persona, gli permettano di
affacciarsi alla normalità con maggiore ottimismo e fiducia.
LA TERAPIA OCCUPAZIONALE - Si rivolge a tutte quelle persone che per un qualsiasi problema di salute, si ritrovano non solo con una limitazione fisica, ma anche con una ridotta partecipazione alla vita sociale e lavorativa. Scopo
della terapia occupazionale, è quello di promuovere uno stile di vita che soddisfi i bisogni di autonomia, per raggiungere appagamento nelle attività di tutti i giorni, fornendo risposte concrete e reali per fronteggiare la disabilità e favorire l'integrazione sociale e lavorativa. L'obiettivo della terapia occupazionale è quello di apportare cambiamenti in persone con qualsiasi tipo di disabilità, dando loro la possibilità di agire per se stessi e acquisire il senso di indipendenza, attraverso le azioni di vita quotidiana. L'efficacia di tale servizio, sarà strettamente legato alle capacità di intervenire sui vari aspetti del problema (sanitari, sociali, emotivi, etc..) e richiederà quindi una corretta integrazione tra le diverse competenze, che verranno chiamate ad un momento di forte interdisciplinarietà con il paziente, al centro delle conoscenze messe in gioco. Infatti nell'epoca moderna i valori del malato, intesi come quadro di riferimento che guida l'autonomia delle sue scelte, diventano un momento fondamentale per fare "buona" medicina. (Spinsanti, 1995).
Per questi motivi, nasce l'idea del Progetto DEJAVU! :)
Per questi motivi, nasce l'idea del Progetto DEJAVU! :)